giovedì 7 novembre 2013

Architettura modulare e controllo di gestione (2): il configuratore e la sua utilità

Non è difficile imbattersi navigando il web in configuratori di prodotto, specialmente se si intende acquistare un’automobile o un computer. Questi strumenti consentono al cliente di decidere direttamente le caratteristiche e le personalizzazioni preferite, per arrivare a un prodotto il più possibile “su misura”. Il configuratore nasce come strumento commerciale, ma  l’adozione di un’architettura di prodotto modulare, tra le altre opportunità, permette di  estendere le sue funzionalità e il suo utilizzo anche all’area tecnica e, perché no, al controllo di gestione.

Cos’è un configuratore (molto in breve)


Il configuratore è  un software che permette di tradurre le esigenze del cliente, identificate attraverso la risposta a domande specifiche, in una versione del prodotto che è la più adatta a soddisfarle tenendo conto dei vincoli tecnici. In caso di architettura di prodotto modulare il configuratore, dopo avere acquisito il bisogno del cliente, si trova a disporre di tutte le informazioni necessarie a generare anche una combinazione di varianti di modulo che di fatto è la distinta base del prodotto desiderato. I vantaggi derivanti dall’utilizzo di un configuratore ben progettato derivano in primo luogo dalla eliminazione delle incertezze legate alla percezione delle esigenze del cliente, perché:
-          Impone al commerciale, e di conseguenza al cliente, di raccogliere preventivamente tutte le informazioni strettamente necessarie a identificare il prodotto giusto;
-          Impedisce l’offerta di configurazioni non realizzabili tecnicamente
-          Evita la soggettività del tecnico, assicurando di identificare il prodotto con le spcifiche minime per soddisfare l’esigenza.
Ulteriori vantaggi sono connessi alla disponibilità immediata della struttura di prodotto definitiva, con conseguente snellimento della messa in produzione.

Cosa c’entra Il configuratore con il controllo di gestione?


Il primo impiego evidente del configuratore o dei suoi risultati è quello della definizione del costo a preventivo del prodotto finito. Nel momento in cui l’offerta al cliente viene finalizzata il configuratore è in grado di fornire l’elenco delle varianti di modulo che compongono il prodotto. Si tratta quindi solo di sommare i costi (nelle configurazioni standard e/o evolutivo) delle varianti di modulo in questione, e aggiungere un costo di assemblaggio di tali componenti tra di loro. Quest’ultimo potrebbe essere stimato dal configuratore stesso con uno specifico algoritmo, e anche il calcolo del costo totale potrebbe essere delegato al motore di configurazione, dopo aver fornito allo stesso l’archivio dei costi di tutte le varianti di modulo, con il risultato di avere in tempo reale nel corso del processo di configurazione i dati di costo, prezzo e conseguentemente margine. Può essere particolarmente utile avere immediata evidenza del costo evolutivo del prodotto finito, così da disporre già in fase di offerta della stima più aggiornata del costo del prodotto e poter quindi prendere le migliori decisioni di pricing.
Un altro potenziale e meno evidente vantaggio può essere identificato nella definizione del budget. Si può infatti immaginare di usare il motore di configurazione per definire una serie di configurazioni a cura del commerciale, non riferite a specifiche richieste di clienti identificati, bensì alle attese di budget. Nel caso non si disponga di previsioni così dettagliate si potrebbero definire delle configurazioni “tipo”, in grado di riflettere la segmentazione attesa della domanda, a cui attribuire dei volumi.
Le configurazioni di budget, oltre a essere automaticamente valorizzate in termini di prezzi e costi, fornirebbero senza sforzo il piano di produzione di budget a livello di singola variante di modulo, già pronto per alimentare gli MRP di budget di stabilimento e i budget degli acquisti per le varianti di modulo definite “buy”. Inoltre il livello di dettaglio disponibile sui dati di budget permetterebbe un’adeguata analisi delle varianze, anche di mix.